A cura di Gioacchino la Greca

 

 

 

Madonna col bambino

 

 

(1500-1523)

Olio su tela

Rijksmuseum Amsterdam

 

 

di Ambrogio da Fossano detto Bergognone (1453-1523)

 

 

 

 

 

 

Bergognone si inserisce nel Rinascimento italiano con delle caratteristiche tutte sue che gli derivano dall’amicizia col Foppa e dagli influssi fiamminghi. Fu molto attivo in Lombardia e tra Bergamo, Milano e Brescia sono conservate opere di primo piano che ci danno la statura pittorica dell'artista. La tela raffigura un tema caro all'autore, la Madonna avvolta nella calda tonalità azzurro cupo del mantello della sapienza e sotto la veste rossa dell’amore materno che viene accentuato dalla mano sinistra che sicura e delicata regge il divin figlio. Il candido velo che avvolge alla maniera lombarda il capo della donna, lascia trasparire l’acconciatura tipica del periodo; il tutto ornato da un’aureola che porta incise il titolo che le compete, quello dell’Ave dell’angelo annunziante. Il bambino contrariamente ad altre tele dove sta in posizione eretta, qua siede a prefigurare il suo titolo di futuro “Rabbi” maestro, quando sedeva nelle sinagoghe e insegnava. Regge tra le mani una corona di corallo, simbolo del futuro supplizio a cui è destinato, mentre l’indice destro indica appunto le sacre scritture che portano le sue parole. Dal capo raggi sottili irradiano a forma di croce un’aureola. Sulla tavola due frutti, la mela da cui tutto prende origine, anche il sacrificio, posta in opposizione al bambino, con la Madonna intermedia tra i due estremi. Lo sfondo chiuso dalla tela, apre su una finestrella che dà in un tipico paesaggio lombardo, sembrando uno dei navigli milanesi.

 

 

 

 

 

 

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