A cura di Gioacchino la Greca
Il Cristo di San Juan de la Cruz
(1951)
Olio su tela (205x116)
di Salvador Dalì
(1904-1989)
Opera visionaria di un
pittore non credente. Una croce sospesa tra cielo e terra, nel pieno rispetto
del significato evangelico, anche se il Cristo sembra calato dall’alto e
guarda quel mondo che soffre. Soffre così tanto che
il cielo si allarga in quella
luce dorata che ricorda l’esplosione di una bomba che sconvolge il cielo e i
suoi colori. Nel Crocifisso non ci sono
evidenti segni di martirio e dolore. Per fortuna direi, perché non è
la sofferenza che ci salva ma l’amore che salva l’uomo
dalla sofferenza. E quelle braccia distese sembrano richiamare l’attesa di un
abbraccio, a quella umanità e a quella Chiesa che in
basso sono rappresentati da due pescatori e da una barca. Molti vedono
e parlano di riflessi di Caravaggio in questo quadro… Può darsi, ma
io non vedo il compiersi un dramma teologico come in certe figurazioni caravaggesche, ma vedo piuttosto un gesto pittorico
elevato e visionario, una croce che non gronda sangue
ma trasuda amore. |
|
Argomenti
di Racconti
d’Arte
Copyright©LaGreca2015
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Cristo_di_San_Juan_de_la_Cruz