A cura di Gioacchino la Greca
Giuditta con la sua ancella
(1618-1619)
olio su tela (114x93,5 cm)
Galleria
Palatina di Firenze
di Artemisia Gentileschi
Artemisia
Gentileschi, figlia di Orazio, pittore, emblema
delle donne artiste, le quali nella storia dell'arte sono state
significativamente poche rispetto agli uomini, ma non per questo meno preziose
e utili. Se numericamente sono state inferiori, dal punto di vista pratico
sono state necessarie alla realizzazione di numerose opere d'arte. Oppure
vogliamo pensare che non ci sia mano femminile nei grandi arazzi fiamminghi
che adornano le regge e i palazzi reali di tutto il mondo? Inoltre non
bisogna scordare quanto difficile fosse per una donna andare a bottega di un
pittore frequentata da maschi, con i rischi connessi e quando poco decoroso
fosse giudicato per una donna studiare cadaveri umani nudi. Tutte difficoltà
obiettive che Artemisia non ebbe nella bottega di suo padre, fino a quando il
Tassi, pittore amico non le fece violenza. L'episodio sconvolse la giovane e
segnò la sua opera pittorica. Inusualmente infatti
la pittrice produsse opere in serie di decapitazioni di Oloferne da parte di
Giuditta, che come narra la Bibbia fu un’emblematica vittoria della donna
sottomessa e sconfitta, seppur nobile di casato e ricchezza, da parte del
maschio prepotente e violento. Il quadro in esame non è tra i più famosi come
quello degli Uffizi, ma mostra chiaramente l'influenza del Caravaggio, con un uso misurato delle luci che vengono da
una probabile candela sulla sinistra, che illuminano le ricche vesti oro
della principessa, che impugna in atto terribile la scimitarra, mentre la
fantesca raccoglie il trofeo. Artemisia riproduce in una serie di queste
scene la vittoria sulla violenza subita e lo fa con enormi espressioni psicologiche.
Sciolti i capelli che hanno sedotto Oloferne, lo sguardo fermo e risoluto
della consapevolezza della azione compiuta e della vittoria eterna della bellezza
e della giustizia sul male e sulla violenza. |
|
Argomenti
di Racconti
d’Arte
Copyright©LaGreca2013
|
Indirizzo
dell’immagine:
http://www.settemuse.it/pittori_scultori_italiani/gentileschi_artemisia/artemisia_gentileschi_008_giuditta_e_la_cattiva_serva.jpg