A cura di Gioacchino la Greca

 

 

Madonna di Senigallia

 

 

 

di Piero della Francesca

 

 

 

 

 

 

Ambientata in un intimistico interno, l'opera sembra sia celebrativa del matrimonio di Giovanna, figlia di Federico da Montefeltro con Giovanni della Rovere.

L'aspetto delle figure è monumentale, come tante di Piero, la stanza è illuminata da sinistra con una luce diurna che irrora di tutti gli ambienti dando all'assieme quella staticità ieratica del tempo fissato nell'eternità. I particolari rivelano la sapienza del pittore: negli scaffali in alto a destra ci sono delle ostie e delle rose, simboli del sacrificio eucaristico e della purezza. Il bambino in braccio alla Vergine indossa la collana di corallo che presagisce il suo futuro destino di morte. I gioielli degli angeli e della Madonna sono di ottima qualità e valore reale, quelli della Vergine sono evidenziati da un velo esile e trasparente. La monumentalità delle figure traspare dalla sobria eleganza dei costumi, mentre la luce rende il quadro vicino ai fiamminghi, anche se ne è differente per la ricerca dei meticolosi particolari tipici di quella pittura,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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