A cura di Gioacchino la Greca
San
Tommaso
1631
Olio su tela, 244x203
di Diego Velázquez (1599-1660)
Velasquez
è per la pittura spagnola ciò che il Caravaggio
rappresenta per quella italiana, senza con ciò limitarli agli ambiti
nazionali rispettivi, visto il respiro universale della loro arte che anticipa
i moderni impressionisti e naturalisti. Nella tela del San Tommaso, lo
spagnolo sposa la maestria del colore nell'impasto terroso e caldo, con il
sottile psicologismo della figura, immersa nelle meditazioni della Summa.
Egli fece dell'adesione al vero e alla realtà il suo manifesto pittorico, e
non poteva essere altrimenti, visto i numerosi viaggi in Italia come
ambasciatore o acquirente di opere che gli permisero di conoscere i grandi
dell'arte italiana ed europea. Nella figura in esame forse la visione dei
classici panneggi delle sculture antiche romane e delle copie ellenistiche,
che egli poteva ammirare comodamente nei suoi lunghi soggiorni romani,
sembrano rivivere nelle pieghe morbide del mantello e della tunica che danno
movimento alla figura, lasciando cogliere e presagire il fremito interiore
dell'animo del santo, in piena corrispondenza tra la visione esteriore e l'aspetto
psicologico intimo del soggetto. |
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