Cristianesimo della prassi
Pagine di Mauro Codazzo
incontri
… andrà tutto bene ....
... e poi era un paziente
che non mi competeva, non toccava a me trasferirlo dal CTO al S. Eugenio...
polemizzai col medico e dissi: “ok, lo faccio, ma è una deroga dal protocollo ....”.
“è per caso un uomo di fede?“ domando .... “la chiesa
gestisce il peccato e il senso di colpa.... ma l'amore del Padre va
sperimentato... andrà tutto bene! .... mi dice in un
soffio ...
Lui parlava dall'abbondanza di un amore che
continuamente lo sosteneva..... Morì pochi giorni dopo... Ho saputo che era un missionario laico impegnato
in terra africana.... … andrà tutto bene.... |
"Bisogna
ride"
... e si lo so che è un
brutto momento, per tante ragioni, però... questa mattina turno ambulanza 7-14,
denso, intenso, ricco, bello... e mi è capitato di portare 3 pazienti, 2
uomini e una donna al CTO, per una vertebro-plastica...
quasi miei coetanei e "in malattia" già da tempo. E giù ad elencare un
insieme di sintomi... e già, poi le vertebre crollano...
vanno giù... e io so già otto interventi di questo tipo, che faccio... eh, ma
quando te pìano i dolori, che poi fa?.... e io
allora, che non guido più... e ciò la pensione d'invalidità... e
l'accompagno... e io allora? che fino all'anno
scorso facevo gli infissi in alluminio?.... hai capito no?... gli
infissi!!!... ma zittete, che a me me devono levà un rene… c'ho un
rene malato... io devo fa da mangià per tutti... certo
la spesa non la faccio più.... me la portano... si, lo so, vai avanti... ma
quando te pìano i dolori all'ossa.... eh, i dolori
…
|
...
la nostra stanca travagliata storia ...
22 agosto 2015. Quando esco con l'ambulanza
in questo periodo estivo, ti vedo sdraiato sulla panchina di marmo... ci
passi la notte sdraiato sopra, ma come fai? sei più
giovane di me e quando ti passo vicino ti sento sempre confabulare tra te e
te... sembri sempre nervoso, teso in uno spasimo senza fine.... in inverno
passi la notte dentro l'androne dell'ospedale, vicino alle macchinette del
caffè, su sedie scomodissime.... ma come fai? ho
provato ad offrirti un cappuccino caldo.... ma tu, a differenza degli altri,
mi hai sempre risposto: "no no no no no...."
....una serie lunga di no senza neanche
guardarmi.... sei impenetrabile e sei lì in quel tuo movimento continuo di
avanti e indietro col busto che parlotti con frasi incomprensibili.... cosa
dici realmente? a volte passandoti vicino è facile, quasi come un meccanismo
di difesa, ignorarti, rimanere indifferenti... a volte invece percependo il
tuo stato di delirio, questo tuo mondo parallelo di dissociazione dove
annaspi e cerchi un punto di quiete, nasce una sorta di bestemmia come rifiuto
radicale di ciò che vediamo e che ci spaventa.... e
ancora a volte, si alza timida una preghiera... ecco, questo oggi vuole
essere il nostro intento, questo il desiderio che esprimiamo... nel terzo
mistero della gioia infatti, ma è il caso di parlare di gioia? si contempla la Tua nascita... nasce la Vita... e la Vita
nasce sempre, gagliarda, dirompente, inesauribile... nasci tu Signore nostro....
chiediamo troppo allora se speriamo, anzi se ne siamo convinti, che Tu oggi,
al di là di ciò che noi non facciamo e delle nostre confuse e vuote preghiere...
raccogli ogni fragilità, ogni grido inespresso, ogni sguardo perso, ogni respiro
corto, ogni confusione e spossatezza? chiediamo
troppo? è giusto gridare il nostro smarrimento con
le residue forze disponibili? nasci Signore, dai...
dai Signore... debbono per forza incontrarsi la tua Vita ed il grido del
povero... ... ed allora nei pozzi bui, nelle lande desolate, nella fame
tormentata di vita... negli orizzonti chiusi... nelle violenze quotidiane...
in chi si è arreso... in chi è allo sbando e allo sfinimento... germogli
adesso, adesso, ancora una volta, anche se inaspettata ed inattesa... la tua
Vita dolcissima e tremenda ... ... e così tutto ti celebri, non solo la natura...
ma anche la nostra stanca travagliata storia! |
...
quanto sei grosso
accadeva giusto un anno fa... e
ricordo come fosse adesso... quanto sei grosso, fratello e padre...
cento chili, anche di più... di più, di più... e sei alto, lungo... più lungo
della barella piedi e mani grandi... piedi fuori dalla barella... e anche la
faccia grande... l'ictus?... si, forse l'ictus ti
paralizza una metà... è ictus... e poi non riesci a parlare... |
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