Cristianesimo della prassi
Pagine di Mauro
Codazzo
MOMENTI
DI VITA
voglio
digiunare
...
e viene a casa mio figlio e fa: "oggi
voglio digiunare, voglio mortificarmi per meritare il tuo amore papà...". "Ma come, figlio mio, la mamma ha preparato
un bel pranzetto, è tutto imbandito... ci sono le fettuccine che ti piacciono
tanto... Tutta la
mattinata a fare sfoglie e ad apparecchiare!". "No,
papà... il digiuno per capire e meritare il tuo amore e fare
penitenza!". "Meritare
il mio amore?... ma chi ti ha detto sta follia?...
il mio amore lo devi accogliere, ora, in semplicità, come questo bel piatto
al ragù!". "...e poi, papà... me ne vado in camera, digiuno e
silenzio... a pensare ai peccati del mondo e a fare espiazione!". "...ma figlio
mio..., core mio, ... ma non è meglio adesso
mangiare e fare festa insieme... e poi, dopo un riposino, ... uscire per
incontrare i tuoi amici... e giocare con loro a pallone, parlare, diventare
amici... e magari invitate a giocare anche i vostri coetanei del campo rom...
e così stabilite contatti... e il tutto può diventare una bella festa di
amicizia, racconti, risate...?".
Il figlio, ahimè, pensando di dover meritare
l'amore del padre con la penitenza e il digiuno...,
è ancora nello spirito della schiavitù, irretito da certe narrazioni...,
vedasi il radio-predicatore del nord...
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In
famiglia
appare semplice e di facile immediata
interpretazione, però quell'amore lì, quello che si vive in famiglia, è un
punto fermo, un ritorno felice al termine di ogni giornata, per ritrovarsi
negli occhi, nelle parole e nei gesti di chi ci e si ama. Qualcuno poi lo ha anche detto da tanto tempo: nelle vie del mondo si
possono contendere le ghiande ai porci, si può precipitare in burroni, ma
alla fine quell'amore lì, quello che ci ha generato, ci allunga sempre una
mano, salda e forte per trarci in salvo e ridarci la vita... per accoglierci
con gioia alla condivisione del pane comune! La condivisione del pane
comune... ecco questo è il punto: ciò che ci è così
intimo e naturale, dottrine politiche e religiose lo confutano
quotidianamente. Ed allora che Pasqua è, che passaggio stiamo facendo, se rimangono inalterati questi principi di morte e se, ed è questo uno degli aspetti più iniqui dell'inganno, sono proprio loro, i poteri che affamano e dividono, ad impossessarsi del "racconto" della vita risorta? |
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