Scherzi
in poesia
... e Dio creò la donna Proprio
alla fine della sua fatica disse
il Signore:"Non mi si dica che
ho fatto le cose con uno sbaglio e
che il mondo ho fatto senza il meglio. Voglio
che tutto quello che ho creato sia
sempre degnamente lodato A che vale la luna, il sol, le stelle se
manca la cosa bella tra le belle? Di
sublime qualcosa voglio fare che
mai niente possa eguagliare. Questo
mio "mondo" è troppo sonnolento devo
creare un essere vivace che
faccia vivere ognun contento. Dev'essere
l'opra mia più simpatica che
sia freschezza, gioia e leggiadria e
fa che ogni cosa sia magnifica. E
l'uomo è troppo poverino misero,
triste, ahimè tapino sarebbe
proprio molto sfortunato se
non gli dessi un essere adeguato che
gli farebbe la vita attraente da
non desiderar più niente". Stette
a pensar parecchio il poveretto, neanche
per lui fu cosa facile trovar
quello che aveva detto. Dopo
un lungo scartare e molti stenti creò
nientemeno che la donna e
tutti quanti furono contenti. Non
volle però farla come l'uomo (un
pupazzo di creta è troppo poco) prese
per lei una costola di Adamo. E
fu l'inizio delle sue pene poichè l'uom d'allor credette d'usarla
a suo piacimento e
ch'ella fosse un suo concepimento. Se invece ben riguarda con la mente presto
e facile s'accorge che
la nostra prevalenza è evidente. L'onta
della creta a noi non tocca su
questo punto deve chiuder bocca. |
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